Stare bene con sé stessi: ecco come riuscirci

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sentirsi bene accettarsiStare bene con sé stessi è – o dovrebbe essere –  l’obiettivo più importante della nostra vita. Gli altri traguardi che ci proponiamo di raggiungere, o che abbiamo già raggiunto, non compenseranno mai il benessere interiore se questo viene a mancare.

Purtroppo nella società di oggi capita spesso di non riuscire ad accettarsi, di pensare di non essere all’altezza degli standard che ci vengono proposti e questo senso di inadeguatezza mina la nostra autostima.

Stare bene con sé stessi è una questione di equilibrio

L’importanza di amare sé stessi

Sentirsi bene non è solo una questione di forma fisica: il punto di partenza è amare sé stessi così come si è.

Nessuno di noi è perfetto e questo è un dato di fatto: non dobbiamo farci abbindolare dalla patina dorata che sembra avvolgere certi personaggi che vengono posti come modelli di riferimento.

In molti contesti l’apparenza è l’unica cosa che conta, ma questo non può essere il metro di valutazione della nostra esistenza.

Le credenze che ci hanno trasmesso da piccoli e le persone che abbiamo vicino hanno contribuito (e continuano a farlo) alla percezione che abbiamo di noi stessi. Tuttavia i giudizi degli altri non dovrebbero costituire dei parametri di valutazione granitici.

Poiché ciascuno interpreta le cose in modo soggettivo è un errore farci condizionare dagli altri nella visione che abbiamo di noi stessi: ciò che dovremmo fare è riuscire ad aumentare la nostra consapevolezza di noi stessi per vedere ogni aspetto che ci riguarda in modo obiettivo.

Nel momento in cui il peso che viene dato alle cose non è reale o è influenzato dalla visione degli altri si rischia di aumentare le nostre insicurezze, invece solo attribuendo alle cose un valore consono e ridimensionando i giudizi esterni è possibile stare bene con sé stessi

Fare pace con sé stessi per stare bene

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Non è possibile star bene con noi stessi se poi siamo i primi temibili giudici di noi stessi e ci condanniamo senza appello ad essere inetti. Questo non significa che non dobbiamo analizzarci in maniera obiettiva, anzi: una coscienziosa autoanalisi è il primo passo verso la pace con sé stessi.

Dopo aver fatto un bilancio dei nostri pregi, difetti, potenzialità e limiti diventa fondamentale accettarsi per come si è, non possiamo vivere la nostra vita inseguendo sogni di qualcosa di irrealizzabile perché questo finirebbe solo con generare un senso di insoddisfazione sempre maggiore.

Se ad esempio abbiamo problemi di peso legati alla tiroide non potremo mai avere il fisico statuario di un modello, per quanti sforzi possiamo fare. Questo però non deve né spingerci verso il baratro della disperazione, né portarci a lasciarci andare completamente: l’equilibrio sta nell’accettarsi.

Ci sono cose che possiamo cambiare ed altre che non sono in nostro potere: accettare queste ultime senza farne dei drammi è la chiave per essere felici.

Liberiamoci dalle maschere

Uno, nessuno e centomila: l’origine della frustrazione

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Molto spesso il nostro malessere è dato dalla presunta necessità, o semplice attitudine, ad assumere un modo di essere diverso a seconda del contesto. Abbiamo infatti la tendenza a pensare di dover apparire in un certo modo (forti, comprensivi, allegri, incrollabili…) in funzione del nostro ruolo.

Questo ad esempio significa che la madre che torna a pezzi da una brutta giornata lavorativa può sentirsi comunque in obbligo di apparire serena e fare credere ai figli di essere imperturbabile affinché si sentano al sicuro con lei. Un ragionamento analogo lo potrebbe fare una persona anziana e malata che non vuole dare a vedere a figli e nipoti di essere impaurita da quello che le accadrà.

Tutte queste maschere però aumentano la tensione alla quale siamo sottoposti: non poter mostrare le nostre insicurezze grava sulle nostre spalle alla stregua delle preoccupazioni che già abbiamo.

La libertà di essere noi stessi

Portare sempre una maschera è faticoso, non ci permette di sentirci veramente noi stessi e ci lascia nel timore che non saremmo apprezzati dagli altri se ci mostrassimo per come siamo veramente.

Per questo motivo è importante riappropriarci della libertà di essere noi stessi fino in fondo, anche con gli altri, in ogni situazione. Ciò che davvero conta in noi non è la perfezione fisica o il possedere ineguagliabili dote intellettive o mantenere sempre un atteggiamento impeccabilmente all’altezza del ruolo che occupiamo, ma i nostri valori.

Per stare bene con sé stessi dobbiamo quindi essere i primi ad accettarci e secondariamente dare modo agli altri di farlo per davvero: dare loro l’opportunità di conoscerci realmente e farci apprezzare per le nostre qualità interiori.

Mettendo in pratica queste semplici “regole” potremo stare meglio con noi stessi e con gli altri, vivere una vita più tranquilla, serena e rilassante.

 

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Comments
  • Luca

    Ciao Benito, buoni spunti di riflessione, effettivamente non si può essere felici se non si sta bene con se stessi, e non si può star bene con se stessi se si indossano maschere o si lascia prevalere i costrutti e le forzature della società sopra i nostri valori.

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