Come creare un brand concretamente, tutti gli step
Ogni azienda ha una sua identità: un nome, un logo, a volte anche uno slogan, ma questo non significa che il suo pubblico di riferimento ne riconosca il marchio o ne percepisca il valore; per creare un brand è necessario un lavoro molto più strutturato e consistente.
La prima cosa da comprendere è che un brand si costruisce nel tempo, offrendo al pubblico un’immagine di un certo tipo e investendo per fornirgli un’adeguata spinta propulsiva.
Primi passi per creare un brand
Trovare la giusta collocazione del marchio
In primo luogo è necessario fare un’analisi del mercato di riferimento per comprenderne a fondo le sue caratteristiche e le sue potenzialità. Identificare chiaramente qual è il pubblico di riferimento per capire quali sono le sue esigenze ed eventualmente anticiparle.
Un altro degli elementi principali da considerare è la concorrenza: è fondamentale conoscere i competitor, diretti ed indiretti, come si collocano sul mercato, quali sono le loro peculiarità, la loro offerta e la percezione che il target ha di loro e dei loro prodotti o servizi.
Di conseguenza, posso procedere a stabilire cosa offrire in più o di meglio rispetto ai concorrenti, quale fetta specifica di mercato posso accaparrarmi ovvero di quale ambito specifico posso diventare leader.
Dall’idea alla pianificazione
Una volta ottenuti tutti gli elementi utili per una corretta valutazione bisogna procedere all’analisi della fattibilità e mettere a fuoco:
- le risorse a disposizione
- le tempistiche
- la sostenibilità in termini di costi/ricavi
Per fare ciò si assemblano tutte le informazioni in un documento chiamato business plan che conterrà tutta la pianificazione delle azioni da intraprendere passo dopo passo ed i risultati che si dovranno raggiungere di volta in volta per garantire il successo dell’operazione.
Costruire un brand nel tempo
La differenza tra esistere ed essere riconosciuti
Tutti gli elementi distintivi di una realtà aziendale sono utili per creare un brand, ma un buon packaging e una pagina Facebook non sono sufficienti per trasmetterne la percezione, se non si fa promozione e non viene costruito un background avrò solo un’idea di brand.
Logo, nome aziendale, slogan, ecc. servono nella misura in cui il pubblico li percepisce, quindi è necessario sponsorizzarli a livello pubblicitario e curane la reputazione, creare movimento intorno ad essi (contenuti, promozioni, eventi…), non è possibile creare un brand senza investire adeguatamente su di esso.
Il marchio deve essere riconosciuto come parte della quotidianità dei suoi potenziali consumatori, per fare questo è necessario realizzare una struttura e mantenerla nel tempo, non la si può creare in una notte e non la si può improvvisare.
Le caratteristiche di un brand
Il brand viene percepito ed assume un valore quando è credibile e affidabile, ecco perché serve tempo:
- la credibilità si costruisce lentamente dimostrando il valore della propria offerta col passare degli anni (i computer Apple hanno una lunga durata e difficilmente hanno problemi di funzionamento)
- l’immagine proposta deve essere congruente, in linea con l’azienda ed i valori aziendali (la Ferrari non produce utilitarie)
- la notorietà si raggiunge attraverso un bombardamento del messaggio: la produzione materiale pubblicitario e la sua diffusione richiedono costanza, oltre che disponibilità economica (Dove c’è Barillla…)
Per poter realizzare tutti questi passaggi correttamente è necessario essere supportati da dei professionisti, altrimenti il rischio è quello di investire denaro senza ottenerne un ritorno adeguato: non basta saper disegnare per realizzare un buon logo e questo principio si applica a tutti gli ambiti coinvolti.
Tuttavia, una volta che il brand entra nella testa e nella quotidianità della gente automaticamente quando il prodotto o servizio si rende necessario la scelta passa attraverso il brand, che deve naturalmente essere supportato dalla forza vendita